OPPO e OnePlus hanno recentemente completato una fusione che ha fatto diventare OnePlus un sub-brand di OPPO ed ha anche causato il taglio del 20% della sua forza lavoro con il suo team che si è pienamente integrato con quello della Green Factory. Dopo l’adozione della ColorOS in Cina da entrambi i brand e dopo la promessa di un sistema operativo unificato per il mercato globale dal 2022, gli effetti della fusione proseguono con un nuovo cambiamento: riguarda i servizi post-vendita.
A partire dal 1° Gennaio 2022, in Cina, i servizi post-vendita di OPPO saranno accessibili anche dai clienti OnePlus. L’annuncio ufficiale comunica che i clienti potranno recarsi presso quasi 1.000 centri assistenza della Green Factory sparsi per il territorio cinese dal 16 al 18 di ogni mese. I servizi messi a disposizione saranno ovviamente gli stessi, a partire dalle riparazioni fino ai servizi accessori che solitamente vengono forniti ai clienti della Green Factory. Per il momento non è noto se è prevista per il futuro un’iniziativa del genere anche per il mercato internazionale.
Attualmente le due aziende appartengono entrambe alla conglomerata BBK Electronics che controlla anche Realme e Vivo, oltre che all’Ouga Group che include anche Realme. Di recente OPPO Mall che è l’e-commerce cinese del brand è stato rinominato Ouga Mall ed ha iniziato a vendere anche i prodotti Realme e OnePlus. Come già accennato sono state integrate le personalizzazioni di Android dei tre brand che ora sono tutte fondate sulla stessa base di codice. C’è stata anche una fusione tra i reparti ricerca e sviluppo dei due suddetti brand. I due marchi continuano però ad operare come brand indipendenti.