Non lasciano scappatoie le ultime parole di Nokia, la principale artefice del ban di OPPO e OnePlus in Germania. Fa ancora scalpore la diatriba tra i due colossi tecnologici riguardante i brevetti su 4G e 5G che la Green Factory avrebbe violato e che ha comportato lo stop delle vendite dei suoi prodotti su tutto il mercato tedesco.
Il tribunale di Monaco ha deliberato il divieto di vendita dei prodotti di OPPO e OnePlus in tutta la Germania in quanto è stata Nokia a vincere la causa legale. E proprio quest’ultima si è appena pronunciata sulla questione dichiarando che “il modo più semplice per OPPO di risolvere la questione ban è rinnovare la licenza a condizioni eque“. Il problema è che la Green Factory non ritiene affatto eque le condizioni imposte dal gigante scandinavo.
Nokia chiede 2,50 euro per ogni smartphone venduto in Germania, ma per siglare questo accordo è necessario stipularne un altro che preveda le stesse condizioni anche per gli smartphone venduti in tutto il mondo. Per OPPO e OnePlus si tratterebbe quindi di pagare all’azienda finlandese 2,50 euro per 200 milioni di smartphone all’anno. Il mercato tedesco, dove l’azienda vende 2 milioni di smartphone all’anno, al momento non è particolarmente importante per essa: ecco perchè ha preferito fermare le vendite piuttosto che stare alle condizioni dell’azienda finlandese.
Tuttavia quest’ultima ha citato in giudizio il colosso cinese anche in altri Paesi, tra cui Francia, Regno Unito, Svezia, Finlandia, Olanda, Spagna e perfino il secondo mercato mondiale di smartphone: l’India. Se anche i tribunali degli altri Paesi dovessero deliberare contro, OPPO e OnePlus saranno costrette ad accettare la richiesta di Nokia perchè il mercato indiano per questi brand è uno di quelli cruciali. In quanto all’Italia, al momento non possiamo avere nessuna preoccupazione perchè non è tra i Paesi in cui l’azienda è stata citata in giudizio.