Mesi fa si parlava insistentemente di un sistema operativo unificato, tesi poi avvalorata dal fatto che OPPO ha praticamente assorbito OnePlus ed ha optato per una base di codice unificata. L’idea è stata accantonata, ma a quanto pare solo nelle apparenze: i dispositivi dei due brand sul mercato globale hanno ancora personalizzazioni di Android con nomi diversi, ma i fatti ci dimostrano che ColorOS 13 e OxygenOS 13 sono praticamente la stessa cosa.
Per rendervi meglio l’idea vi accludiamo un video confronto dettagliato tra ColorOS 13 e OxygenOS 13: le nuove versioni delle interfacce utente OPPO e OnePlus attualmente in fase di beta testing pubblica su più di uno smartphone. Dal confronto si evince chiaramente come, a parte alcuni dettagli puramente cosmetici (perlopiù colorazioni di menu ed elementi dell’interfaccia), le due personalizzazioni siano uguali in tutto e per tutto.
Vi facciamo notare anche una cosa alquanto curiosa: mentre le precedenti versioni di OxygenOS avevano degli Easter Egg e delle altre personalizzazioni grafiche a tema OnePlus (come ad esempio la brand proposition Never Settle che appariva quando si digitava 1+ sulla calcolatrice), sulla tredicesima versione sono state rimosse. Sembra quasi un tentativo di abituare gli utenti a ColorOS 13 in modo tale da eliminare definitivamente, in futuro, la OxygenOS in favore di un sistema operativo unificato. E c’è anche un’altra interfaccia praticamente identica a quella di OPPO che sta per fare il suo debutto: Realme UI 4.0, anch’essa su base Android 13.
Per i vecchi fan di OnePlus abituati all’esperienza “stock” e senza fronzoli di 1+ sarà un po’ una delusione, ma l’unificazione a livello software in realtà può apportare tantissimi vantaggi agli utenti. Tra questi tutto il know how e le risorse di sviluppo che OPPO può vantare, molto più grandi di quelle di OnePlus. Un’interfaccia completa, tra le migliori nel mondo Android e tra le più utilizzate, oltre ad aggiornamenti più celeri. E voi da quale parte state?