ColorOS 13 ha introdotto parecchie novità grafiche e di personalizzazione estremamente rilevanti, ma non sono mancate quelle prestazionali e volte a massimizzare autonomia e longevità degli smartphone OPPO. Gli smartphone sono ormai così preponderanti nella nostra vita quotidiana che è importantissimo averli sempre al top delle loro capacità in termini di performance e autonomia, per questo motivo l’ottimizzazione delle performance rappresenta una delle sfide più ardue dell’industria.
I miglioramenti nei comparti hardware con nuovi processori, più RAM e memorie interne più veloci non hanno ancora risolto problemi di prestazioni come l’apertura lenta delle app, la velocità di switch tra le applicazioni, il surriscaldamento e l’alto consumo energetico. Ma se l’hardware oggi giorno è così potente come si dice, perchè continuano ad esserci di questi problemi?
OPPO: un hardware potente funziona solo se usato correttamente
Non basta equipaggiare uno smartphone con i migliori componenti, c’è ben altro da fare per ottenere prestazioni sempre soddisfacenti. Spesso vengono allocate troppe risorse computazionali a processi che non ne hanno bisogno: ciò porta a un consumo energetico del tutto sprecato. Due smartphone con lo stesso processore possono differire parecchio nei consumi energetici in base a come vengono allocate e programmate le risorse.
Sovente si verificano anche conflitti nella programmazione della memoria, i quali causano lag e impuntamenti dello smartphone, ad esempio durante lo switch tra un’app e un’altra, perchè la prima app prende troppe risorse di sistema togliendole alla seconda. Per ovviare a tutti questi problemi e massimizzare la resa dell’hardware OPPO ha sviluppato per ColorOS 13 il sistema Dynamic Computing Engine.
Il Dynamic Computing Engine è il centro di elaborazione a livello di sistema per ColorOS
Il Dynamic Computing Engine si serve di un modello di potenza di calcolo per programmare le risorse hardware in modo efficace e accurato. Attraverso l’ottimizzazione di quattro tecnologie di calcolo chiamate Parallel Computing, High-Performance Computing, Device-Cloud Collaborative Cmputing e Intelligent Computing permette di avere un’esperienza utente estremamente fluida e stabile nel lungo termine sui dispositivi OPPO.
Dynamic Computing Engine è una piattaforma tecnologica in evoluzione che combina hardware e software per massimizzare prestazioni ed efficienza. Andiamo ora ad approfondire questo sistema esaminando le tecnologie che lo compongono.
Il Computing Power Model: la chiave per il bilanciamento tra prestazioni e autonomia
Le attuali strategie di programmazione delle risorse computazionali non sono state create a partire dalla comprensione della microarchitettura dei chip e per questo non riescono a garantire il miglior bilanciamento tra prestazioni ed efficienza energetica.
OPPO è invece riuscita a trovare un metodo migliore per allocare la potenza di elaborazione che fornisce anche un perfetto bilanciamento prestazioni-consumi. Si tratta del Computing Power Model, un sistema in grado di programmare in modo accurato le risorse di elaborazione di CPU, GPU e DDR a livello di istruzioni.
Attraverso questo sistema, quando lo smartphone ha bisogno di elaborare un ambiente di gioco o aprire un’app che sfrutta la fotocamera, la CPU si comporta solo da assistente piuttosto che dedicare le sue risorse ad una sola singola operazione. Ciò evita un alto numero di richieste di risorse e la necessità di testare le risorse allocate in modo efficiente, riducendo il consumo energetico e migliorando l’autonomia della batteria.
I test di laboratorio hanno dimostrato che il Find X5 Pro aggiornato a ColorOS 13 riesce a durare 19 ore su WhatsApp, 9 ore di gioco su PUBG, 22 ore in riproduzione video su YouTube, 8 ore di videochiamate WhatsApp e fino a 34 ore di uso medio.
Parallel Computing: fluidità anche sotto carico e nel multi-tasking
Fa parte del Dynamic Computing Engine anche il sistema Parallel Computing, in grado di risolvere i problemi di allocazione della memoria. Le app per smartphone sono complesse a tal punto da causare, sul sistema operativo Android, problemi di memoria occupata da altri processi e non liberata in tempo per lo svolgimento di un’altra operazione ad alta priorità. Ciò causa lag e blocchi delle app sulla maggior parte degli smartphone.
I blocchi di memoria sono causati da un determinato fenomeno che è responsabile del 30% dei lag e dei blocchi che avvengono durante l’uso degli smartphone. ColorOS 13 risolve il problema adottando un design microkernel avanzato che esegue le operazioni chiave come l’allocazione di memoria e la sua liberazione in parallelo: così le operazioni ad alta velocità non devono aspettare per accedere alle risorse.
La memoria bloccata viene divisa in blocchi più piccoli e i thread della CPU devono attendere meno tempo affinchè un thread finisca di lavorare su un determinato blocco di memoria. Ciò risulta in meno lag e blocchi e in una grande fluidità durante il multi-tasking, con la possibilità su ColorOS di usare più app allo stesso tempo e passare dall’una all’altra in modo fluido.
ColorOS 13 garantisce un’esperienza più fluida
Le ottimizzazioni del Dynamic Computing Engine aprono le porte a tutta una serie di esperienze più fluide e smart. Tra queste troviamo Quantum Animation Engine 4.0 che migliora il realismo degli effetti animati con maggiori dettagli e un modello di movimento fisico più avanzato grazie al quale le interazioni riflettono le leggi della fisica. Il team di sviluppo ha ottimizzato 61 effetti di movimenti e introdotto la previsione comportamentale per riconoscere e prevedere gli input degli utenti quando due gesture sul touch screen vengono fatte una dopo l’altra.
Ad esempio, se viene aperta un’app e solitamente l’utente decide di aprire subito la seconda pagina a destra della schermata Home, solitamente bisogna uscire dall’app con uno swipe dal fondo del display: con ColorOS 13 invece si può fare direttamente uno swipe e il software capirà da solo dove l’utente vuole andare. Meno conflitti, più fluidità e intuitività, quindi. Ed è così che ColorOS 13 rivoluziona l’uso dello smartphone in termini di performance e consumi.