Dietro la fusione tra OPPO e OnePlus che ha fatto diventare quest’ultima un sub-brand di OPPO ci sono più piani di quanto inizialmente ci si possa immaginare. La fusione non è avvenuta solamente per apportare beneficio ai business delle due aziende sul mercato degli smartphone, ma anche per l’espansione in altri settori. Sono infatti previste modifiche nel personale atte alla preparazione del loro debutto nel settore automobilistico.
E’ ormai da tempo che si vocifera di un’entrata di OPPO nel settore delle auto, e dopo l’annuncio di Xiaomi che ha confermato il suo debutto in questo mercato con la prima auto elettrica che arriverà nei prossimi anni, i rumor si sono fatti ancora più fitti. Insomma, per via della presenza di troppi concorrenti il mercato degli smartphone sta troppo stretto ai produttori di smartphone, che stanno cercando di trovare profitto anche in altri settori. Basti pensare che perfino Apple dovrebbe realizzare nel prossimo futuro la sua prima auto elettrica.
Che ne sarà di OxygenOS? Gli impiegati OnePlus invitati a tacere
La più grande domanda degli utenti dopo la fusione dei due brand però non riguarda il settore auto, ma il supporto software per gli smartphone. Da una parte OnePlus ha dichiarato che, a differenza di quanto accaduto in Cina, continuerà ad usare OxygenOS e non passerà a ColorOS. Da un’altra, però, il celebre leakster Evan Blass è riuscito a mettere le mani su una nota interna rivolta proprio agli impiegati di OnePlus che li invita a fare silenzio sulle domande relative al software.
Nello specifico, gli impiegati sono invitati a non dare risposte concrete sulle domande riguardanti OxygenOS e ColorOS limitandosi ad una semplice frase: “Attualmente non abbiamo aggiornamenti sui sistemi operativi. Seguite i nostri canali ufficiali”. E’ abbastanza probabile che questa politica interna stia a significare che la decisione del brand di restare a OxygenOS riguardi solo il prossimo futuro.
Le due aziende potrebbero infatti essere già al lavoro per la creazione di un’esperienza software unificata per i propri dispositivi basata sulla ColorOS. Nella nota si legge inoltre l’intenzione della casa produttrice di offrire prodotti del suo ecosistema che siano pienamente compatibili con dispositivi Android della concorrenza e con gli iPhone.