OnePlus ha sempre sostenuto la comunità del modding, ma dopo la fusione con OPPO le cose potrebbero cambiare. La OxygenOS 12 basata su Android 12, attualmente di nuovo in distribuzione su OnePlus 9 e 9 Pro dopo una falsa partenza in cui sono stati rilevati fin troppi bug, è la prima basata sul codice unificato tra OxygenOS e ColorOS. La fusione porterà ad un sistema operativo unificato tra i due brand nel 2022.
A quanto pare proprio questa integrazione sta mettendo i bastoni tra le ruote allo sviluppo software di terze parti. Un membro di XDA Developers spiega che il codice sorgente del kernel di OnePlus 9 Pro non riceve un aggiornamento da Agosto 2021, il mese dopo l’annuncio dell’unione del codice di ColorOS e OxygenOS. Ciò ha portato all’interruzione dello sviluppo del kustom kernel Omega per lo smartphone.
Lo sviluppatore ha continuato affermando che OPPO è nota per il poco supporto al kernel e se OnePlus prende la stessa strada tutti gli sviluppi software di terze parti diventeranno difficoltosi. Ciò vuol dire che il modding sui dispositivi del brand potrebbe giungere a una fine, con l’impossibilità di installare custom ROM, custom kernel, mod ed altri software di terze parti.
In un primo momento, pochi giorni fa, sembrava che OnePlus avesse deciso di mettere fine anche all’utilizzo della Google Camera sui suoi dispositivi: con l’aggiornamento a OxygenOS 12 molti utenti hanno infatti notato che non era più possibile utilizzare i sensori secondari della fotocamera con la GCam. Ma adesso l’azienda ha fatto dietrofront ed ha promesso il ripristino del supporto a GCam con un nuovo roll out.
Negli ultimi anni la comunità del modding si è ridimensionata parecchio per via di limitazioni importanti che il sistema operativo Android ha imposto nel momento in cui gli smartphone venivano dotati dei permessi di root. Stiamo arrivando anche ad un epilogo per gli smartphone OnePlus?