OPPO è seriamente intenzionata a prodursi da sola i chip necessari per i suoi smartphone. I motivi che l’hanno portata a questa decisione sono molteplici: tra i più importanti ci sono il rischio di essere bannata dagli USA come accaduto con Huawei e il continuo aumento dei prezzi dei semiconduttori causato dalla pandemia.
Sebbene la Green Factory abbia stabilito collaborazioni solide e creato una catena di fornitura stabile, c’è infatti molta volatilità attorno ai prezzi dei semiconduttori prodotti dalle fonderie più importanti, tra cui quelle di TSMC, Samsung e SMIC. E’ per questo che il gruppo Ouga di cui fa parte OPPO sta puntando tutto su una sussidiaria di nome Zheku che nasce proprio per produrre chip come i processori per smartphone, ma anche modem 5G e tanto altro.
Sono state da poco avvistate in Cina offerte di lavoro nelle quali la sussidiaria di OPPO sta cercando nuovi talenti nei campi dei chip, delle tecnologie IT, degli algoritmi, del software, del testing e della pianificazione dei prodotti. Le posizioni aperte nel campo chip riguardano settori come l’architettura dei chip, le CPU, le NPU, le GPU, gli ISP e affini.
E’ quindi chiaro che OPPO ce la sta mettendo tutta per arrivare a creare il suo primo processore proprietario che gli permetterà di emanciparsi da Qualcomm e MediaTek ma anche di abbassare i prezzi dei propri smartphone. Il primo passo sarà lo sviluppo del suo primo ISP proprietario (Image Signal Processor) per le prestazioni delle fotocamere. Il nuovo ISP, secondo gli insider, sarà già a bordo della serie Find X4.