Cosa ve ne fate di uno smartphone super prestante se poi, magari per via di una batteria che si deteriora rapidamente o di una scarsa qualità costruttiva, non dura nel tempo? Questo è un concetto che in molti hanno compreso troppo tardi, ma che adesso sembra stia finalmente diventando mainstream. E ciò da la possibilità ad OPPO di concentrarsi proprio su questo importantissimo aspetto, molto più importante delle performance: la durevolezza.
Invece di concentrarsi esclusivamente sui top di gamma con i migliori processori in assoluto o comunque sul solo prezzo di listino, ultimamente OPPO ha deciso di cambiare la sua strategia e puntare su degli smartphone che durino. Per farlo ha attuato tutta una serie di miglioramenti su aspetti quali la batteria e la qualità costruttiva, che sono tra i principali talloni di Achille degli smartphone moderni.
La qualità costruttiva con gli ultimi smartphone OPPO è infatti migliorata notevolmente: basti considerare che gli ultimi dispositivi rilasciati, come OPPO K12 e A3 Pro, sono stati rinforzati sugli angoli e il loro design è stato ottimizzato per resistere meglio alle cadute. Oppure a dispositivi come Reno11 F 5G che, nonostante sia un midrange, ha un’egregia qualità costruttiva e può resistere all’acqua con tanto di certificazione IP65.
Inoltre i nuovi dispositivi del brand sono stati dotati dell’ultima versione della tecnologia SuperVOOC per la ricarica rapida, la quale presenta sostanziali miglioramenti nella longevità della batteria, con i dispositivi che sono in grado di mantenere l’80% della capacità della batteria anche dopo 4 anni di utilizzo. Merito anche del Battery Health Engine che si occupa di ottimizzare la carica per ridurre l’usura della batteria. Ormai il principale problema degli smartphone è proprio la longevità e con queste misure la Green Factory mira a risolverlo completamente. Del resto le statistiche dicono che mezzo miliardo di utenti necessita di smartphone più durevoli, in grado di durare almeno 4 anni, invece di terminali che siano solo prestanti.