La guerra legale tra OPPO e Sharp iniziata nel 2020 è giunta al termine. I due colossi hanno raggiunto un accordo firmando insieme un contratto di licenza incrociata. Fra i punti cardine dell’accordo ci sono i brevetti per le tecnologie di comunicazione riguardanti la vendita di prodotti tecnologici di entrambe le aziende.
L’accordo mette fine all’intera battaglia legale tra le due case produttrici per ciò che concerne tutto il mercato globale, risolvendo anche problematiche come le accuse di violazione della proprietà intellettuale. La disputa tra le due grandi realtà del mondo tecnologico è iniziata lo scorso anno, quando Sharp ha citato in giudizio OPPO presso la Taiwan Intellectual Property Court. L’accusa era la violazione da parte di quest’ultima di un brevetto relativo alla connettività LTE sui propri smartphone venduti sul mercato taiwanese.
A rimediare è arrivato un accordo di licenza che riconosce il valore dei brevetti di entrambe le case produttrici. Sharp vanta oltre 6000 brevetti che migliorano la connettività di prodotti 3G, 4G e 5G e dalla sua posizione ha commentato la fine della battaglia legale tra le due aziende come segue. Il portavoce è Mototaka Taneya, Executive Managing Officer e Corporate R&D BU President dell’azienda, ed ha commentato come segue (tradotto in italiano):
Sharp riconosce che questo accordo riflette riflette il rispetto di entrambe le parti di ogni proprietà intellettuale. Mentre concediamo in licenza brevetti su standard essenziali per le tecnologie della comunicazione a varie aziende leader, siamo soddisfatti del fatto che con questo accordo possiamo aggiornare nuovamente il valore del nostro portfolio di brevetti.
Di seguito vi riportiamo invece il commento di Adler Feng, che ricopre il ruolo di Senior Director of Intellectual Property di OPPO.
OPPO crede profondamente nel valore dell’innovazione e rispetta la proprietà intellettuale. Siamo soddisfatti del risultato che entrambe le aziende hanno ottenuto nel risolvere le dispute internazionali sui brevetti in via amichevole. L’accordo riconosce la forza della nostra azienda nel campo della proprietà intellettuale.
