OPPO resta ancora bannata in Germania insieme ad OnePlus, ma sembra che la situazione stia leggermente cambiando. Sebbene i tedeschi abbiano respinto le istanze per la sospensione del ban e resa operativa la sospensione di tutte le vendite dei prodotti del brand nel Paese, la Green Factory non si è arresa ed è riuscita a vincere alcune battaglie, anche in tribunale, che potrebbero portare a un clamoroso ribaltone.
Nokia ha dichiarato guerra ad OPPO ed ha subito ottenuto 5 vittorie su 5: tutto sembrava nero per la Green Factory, a cui sembrava rimanere una sola soluzione: accordarsi con Nokia e pagare quei 2,50 euro per ogni smartphone venduto a livello globale in nome delle licenze dei suoi brevetti. Eppure OPPO non si è arresa ed ha deciso di continuare la guerra senza trattare con il colosso finlandese, nonostante le sonore batoste ricevute. Un approccio diverso rispetto a Lenovo che, anch’essa trascinata in tribunale per i brevetti, ha deciso di giungere a un accordo e pagare.
A quanto pare la decisione di OPPO, sebbene spregiudicata, non è stata affatto irresponsabile. Il tribunale di Mannheim, in Germania, ha infatti annullato il processo previsto per l’11 ottobre tra i due giganti tecnologici, con Nokia che avrebbe ritirato la denuncia riguardante uno dei due brevetti su cui invece aveva vinto la causa a Monaco di Baviera. Precedentemente il tribunale aveva espressamente reso noto alle due aziende che il brevetto non sembrava essere effettivamente violato, a differenza di quanto il tribunale di Monaco aveva stabilito.
Qualche giorno fa, negli USA, il PTAB (Patent Trial & Appeal Board) dell’USPTO (United States Patent & Trademark Office) ha accolto la petizione del colosso cinese avviando una revisione di un brevetto Nokia perché la Green Factory ha dimostrato una ragionevole probabilità di prevalere rispetto a ogni rivendicazione contestata nella sua petizione.
Sono due inequivocabili vittorie per OPPO che potrebbero cambiare la situazione senza che ci sia nemmeno il bisogno di sedersi al tavolo delle trattative. Tuttavia è ancora presto per trarre conclusioni: al momento il ban in Germania resta dov’era e inoltre Nokia sta cercando anche di ottenere altri ban in altri Paesi europei, coinvolgendo anche i brand OnePlus e Vivo per fare cassa con i brevetti. Secondo l’ultimo report ha citato in giudizio il brand in Australia e in altri Paesi.