Avete presente quegli sgradevoli momenti in cui avete avvertito del freddo mentre eravate sudati e a torso nudo perchè il sudore provoca un abbassamento della vostra temperatura corporea? OPPO è riuscita ad applicare questo fenomeno anche allo smartphone allo scopo di abbassare la sua temperatura e di conseguenza minimizzare i problemi di surriscaldamento. La nuova tecnologia consiste in uno speciale materiale di dissipazione chiamato Glacier Mat, sviluppato in collaborazione con l’Università di Wuhan.
Lo speciale materiale riesce a dissipare il calore attraverso l’evaporazione e può essere utilizzato nei dispositivi elettronici come gli smartphone, i PC e i pannelli solari. Glacier Mat è in grado di assorbire attivamente l’umidità dell’aria quando non viene surriscaldato, mentre quando viene a contatto con del calore riesce a dissiparlo facendo evaporare questa umidità. Una volta che è riuscito a raffreddare il dispositivo, il materiale assorbe l’acqua generata automaticamente per poi ricominciare il ciclo all’occorrenza.
OPPO ha impiegato questo materiale per realizzare una nuova linea di cover protettive destinate agli smartphone della OPPO Find X5 Series. La prima cover protettiva verrà lanciata in Cina il 3 Marzo e chi acquisterà lo smartphone potrà averla in omaggio. Il case protettivo non solo si presenta con un design molto attraente, ma riuscirà anche a raffreddare lo smartphone quando, dopo lunghe sessioni di utilizzo o nel corso di attività energivore, dovrà inevitabilmente aumentare la temperatura a causa dell’intenso lavoro del processore.
Per chi non lo sapesse, l’abbassamento della temperatura dello smartphone si traduce in prestazioni migliori, specialmente nelle lunghe sessioni di utilizzo, ma anche in una minore usura dei componenti hardware. Un’innovazione non da poco che potrebbe risolvere uno dei problemi più critici che affliggono coloro che usano gli smartphone intensamente, tra cui naturalmente i gamer.
Per adesso si parla soltanto di cover, ma questa tecnologia potrebbe essere impiegata direttamente all’interno degli smartphone con l’arrivo dei futuri dispositivi dell’azienda. E in tal caso sarebbe molto più efficace.
