OPPO ritorna a parlare di futuro pubblicando un nuovo white paper sulla connettività 6G che esamina il futuro della mobilità mondiale. Il paper propone al pubblico un sistema 6G versatile con kernel minimizzato che ha lo scopo di fornire una soluzione più pratica per la prossima generazione di sistemi comunicazione in ambito mobile.
Il sistema è in grado di “modularizzare” le capacità delle reti di sesta generazione ed estrapolare in modo intelligente diversi moduli di capacità in base alle esigenze, rendendo le reti più flessibili ed esigenti per far convergere in un supporto di comunicazione un grande ammontare di dispositivi e reti.
Un mondo mobile intelligente basato sul 6G
OPPO vuole creare un vero e proprio mondo mobile attraverso le future reti. Già con il 5G abbiamo visto come la tecnologia delle comunicazioni si sia evoluta da semplice connettività a IoT con diversi dispositivi. Il 6G porterà ad una maggiore integrazione dell’intelligenza artificiale nelle reti di comunicazione, le quali non si limiteranno più solo a trasmettere dati, ma trasmetteranno e distribuiranno rapidamente una vasta serie di modelli di AI.
Tanti agenti di IA saranno addestrati a diventare intermediari per aiutare le persone a gestire e controllare ciascuna dinamica. I gemelli digitali che rappresentano oggetti fisici saranno costruiti nel mondo virtuale e grazie ad essi sarà possibile controllare il mondo fisico.
Così il 6G farà evolvere il mondo IoT in una serie di dispositivi convergenti che operano come parte di reti intelligenti. Le nuove reti faciliteranno la comunicazione tra il mondo virtuale e il mondo reale, realizzando l’interconnessione e la convergenza dei due mondi per costruire la base del metaverso e le fondamenta di un mondo interamente mobile.
Il sistema 6G versatile con kernel ridotto al minimo
Il kernel minimizzato di cui si parla nel white paper di OPPO è un kernel in grado di fornire funzionalità condivise come l’AI nativa, la condivisione dello spettro e la sicurezza, e molteplici sottosistemi 6G. Una serie di discipline come l’integrazione di IA e 6G, architettura di sicurezza, spectrum sharing, protocolli mobile a banda larga e D2D, il miglioramento della bassa latenza e dell’affidabilità, l’integrazione di comunicazione e del rilevamento, tecnologia zero-power e altro sono contemplate nel progetto e riescono ad ottimizzare molto meglio la rete per le applicazioni verticali rispetto al 5G.
In questo sistema il kernel 6G minimizzato fornisce le funzioni base condivise da tutti i sottosistemi della rete. Le capacità AI aiuteranno la rete a distribuire efficientemente le diverse capacità dei sottosistemi alle applicazioni verticali corrispondenti. Realizzando in modo intelligente la rete on-demand e l’allocazione delle risorse, le reti potranno soddisfare le mutevoli esigenze di connettività di diverse applicazioni e la nuova struttura di sicurezza porterà alla creazione di un modello di fiducia a più parti, oltre che di una sicurezza endogena con sicurezza intelligente per proteggere una vasta gamma di dati di servizio.
Gestendo e condividendo le frequenze flessibili sarà possibile usare la tecnologia blockchain per semplificare allocazione e gestione, migliorando l’efficienza di utilizzo. Per soddisfare al meglio le esigenze delle applicazioni sulle reti verranno ottimizzate separatamente le 4 funzionalità Clouding, Critical IoT, Ubiquitous IoT e Sensing, con uno o più sottosistemi progettati per ognuna. Essi si potranno combinare e attivare su richiesta usando l’AI per servire diversi settori e applicazioni. Per esempio il sottosistema di rete non terrestre 6G può rompere i vincoli imposti dal tempo, dai costi e dallo spazio introducendo la comunicazione satellitare nelle reti di sesta generazione.
Migliora così la copertura di rete mantenendo alte velocità di connessione. Un altro esempio è il sottosistema di rilevamento 6G che include sia tecnologie di comunicazione che di rilevamento. La localizzazione parziale è già possibile con il 5G, ma con le nuove reti il rilevamento ubiquo sarà realizzato con nuove capacità di rilevamento. Prendendo ogni dettaglio del mondo fisico le reti 6G supporteranno perfettamente la costruzione di gemelli digitali nel mondo virtuale.
Gli obiettivi di OPPO in ambito 6G
La ricerca sulle reti di sesta generazione è ancora in fase embrionale, ma OPPO l’ha avviata dal 2019. L’azienda si concentrerà principalmente sull’integrazione di IA e comunicazione wireless, sulla tecnologia zero-power, sui progetti incentrati sull’utente, sull’integrazione di comunicazioni e rilevamento, sulle reti non terrestri e sulle comunicazioni ottiche terahertz/wireless. Al MWC 2023 in partenza a fine febbraio vedremo prototipi di suoi dispositivi per applicazioni tecnologiche basate sul 6G.