Novità all’orizzonte per Wear OS, il sistema operativo degli indossabili Android. In base a quanto comunicato ufficialmente da Google negli ultimi giorni, infatti, il sideloading delle app diventerà solo a portata di smanettoni a partire dalla prima metà di marzo 2021. Il gigante di Mountain View sta già inviando gli avvisi ufficiali contenenti la data del passaggio definitivo dall’attuale sistema a quello futuro. Cosa cambierà? Diamo un’occhiata e scopriamolo insieme!
Wear OS disattiverà il sideloading
Ormai è ufficiale! Big G ha deciso che, a breve, la procedura di sideloading delle applicazioni su Wear OS verrà disattivata. Le email dirette agli sviluppatori sono già partite e stanno avvisando tutti del cambiamento definitivo. A partire dal 10 marzo 2021, infatti, per scaricare ed installare le varie applicazioni che si desiderano occorrerà il passaggio attraverso il Play Store.
Questa è la grande differenza rispetto a quanto accade in questo momento. Su Wear OS, infatti, basta collegarsi al Play Store, accedere alla voce denominata “App sul tuo telefono” e procedere con il download dell’APK desiderato. Ciò è ancora possibile (lo ribadiamo, fino al 10 marzo) perché le applicazioni dedicate agli indossabili erano direttamente collegate agli APK delle applicazioni dedicate, invece, agli smartwatch.
La procedura, quindi, risultava praticamente più immediata e, forse, più semplice. Tra meno di un mese, invece, le cose si complicheranno un po’ anche se chi è abituato a destreggiarsi in questi ambiti non dovrebbe riscontrare particolari problemi. La buona notizia è che sarà comunque possibile effettuare il sideloading, anche se in una maniera più complessa: sarà necessario uno strumento di sviluppo come ADB.
Quali sono i motivi del cambiamento?
Data per certa la data del 10 marzo 2021 in cui il sideloading delle app su Wear OS subirà questi cambiamenti, inevitabile chiedersi quali siano i motivi di una scelta di questo tipo. Se adesso è possibile installare le stesse app degli smartphone anche sugli smartwatch Android, tra poco non sarà più possibile. In definitiva, dunque, perché le cose andranno così?
I motivi principali che possiamo fornire sono due. Innanzitutto, le applicazioni che installiamo sugli smartphone hanno dimensioni spesso rilevanti e questo rischia di pesare negativamente sugli smartwatch. Risaputo, infatti, come gli indossabili non dispongano di una memoria così ampia. Il rischio concreto, quindi, è quello della saturazione.
In secondo luogo, Google ha la necessità di controllare le applicazioni per garantire più sicurezza. Non a caso, recentemente ha introdotto qualche misura di sicurezza aggiuntiva per impedire il sideload di varie applicazioni su Android 11 e (prossimamente) anche sulla versione 12. I cambi per Wear OS derivano, quindi, anche dal bisogno di distinguere le applicazioni per smartwatch da quelle per smartphone per garantire controlli più efficaci.